Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 16 ottobre 2012

20° Convegno di Studi Cattolici di Rimini 19-21 ottobre

Ricordiamo che la Fraternità Sacerdotale San Pio X, in collaborazione con la Rivista "La Tradizione Cattolica", organizza il 20° Convegno di Studi Cattolici sul tema: (qui avevamo pubblicato l'Editoriale di Don Pierpaolo Petrucci)
Concilio Vaticano II:
Tradizione o Rivoluzione?
Alle radici della crisi nella Chiesa
Rimini 19, 20, 21 ottobre 2012 -
Sede dei lavori: Hotel Carlton Viale Regina Margherita, 6 Marebello di Rimini (RN)
0541.37.23.61 - Fax 0541.37.45.40

Programma
Venerdì 19 ottobre
ore 20.30 Alessandro Fiore
Un albero si giudica dai frutti. Le conseguenze del Concilio
ore 21.00 Francesco Colafemmina
Il nostro tempo è tempo di Rivoluzione. Arte ed architettura sacra. Il Concilio della Rottura
Sabato 20 ottobre
ore 9.00 saluto ai partecipanti e inizio dei lavori
ore 9.15 Don Pierpaolo Petrucci
Il Concilio Vaticano II e la salvezza delle anime. La morte dello spirito missionario
Presentazione del libro di Mons. Tissier de Mallerais:
La strana teologia di Benedetto XVI. Ermeneutica della Continuità o Rottura?
ore 11.00 Alessandro Gnocchi
Dal linguaggio della Rivoluzione alla rivoluzione del linguaggio. Cosa il Vaticano II ha detto di nuovo e cosa ha taciuto di antico
ore 12.30 pausa pranzo
ore 15.30 Don Mauro Tranquillo
il Rinnegamento della Tradizione romana: Nuovi Riti per una nuova Chiesa?
ore 16.30 Matteo D’Amico
Il sacro Concilio esorta tutti a dimenticare il passato. “Nostra Ætate” e la nuova teologia del rapporto fra Chiesa cattolica ed Ebraismo
Conclusione di Don Pierpaolo Petrucci
Domenica 21 ottobre
ore 10.30 Santa Messa al Priorato Madonna di Loreto
Via Mavoncello, 25 - Rimini (frazione Spadarolo)
ore 12.30 Pranzo ufficiale al Priorato Madonna di Loreto
(Offerta libera, iscrizione obbligatoria alla segreteria dell’Hotel Carlton)

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Fonte e per ulteriori dettagli

3 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è, mi pare da quel che leggo, nell'ambito della Fraternità qualche frangia estremista che arriva a dire "la Chiesa siamo noi"; ma non è esatto attribuirlo a Mons. Fellay e ai suoi e comunque alla Fraternità in toto. Si tratta della corrente più moderata, nel senso di equilibrata, che è segno anche di illuminazione.
Ovviamente mi baso sugli elementi esteriori e sulle parole che ascolto e leggo, perché non ho una conoscenza più diretta.

Tuttavia la contrapposizione vien fuori non solo dall'irrigidimento della Fraternità che non vuole - e giustamente - scendere a compromessi con alcuni errori, che dal canto loro gli esponenti curiali scelti per interloquire proprio con la Fraternità si rifiutano di riconoscere: un altro tipo di mancanza di realismo, ed in alcuni casi purtroppo autorevoli, di evidente disorientamento, che ci preoccupa perché rende difficile e dilaziona negativamente la possibilità di sanare le situazioni compromesse (si pensi agli abusi liturgici, ad una evangelizzazione che non decolla perché lasciata in mano a 'falsi profeti', ai Seminari non risanati dal punto di vista dottrinale e molto altro...)

Sembra che siamo tornati al punto di partenza, con la differenza che molte maschere sono cadute in tutti e due gli schieramenti. Noi stiamo a guardare, ma non nell'indifferenza e prendiamo le parti della Chiesa romana, la sua parte sana e ricca di Grazia, che sono convinta anche comprenda tutte le anime di buona volontà della FSSPX e di tutti coloro che amano la Tradizione senza peraltro chiudersi al nuovo che sia, però, ben aderente alle radici e non porti fuori strada.

Areki ha detto...

Dobbiamo venir fuori dallo schema hegheliano tesi, antitesi, sintesi dove la dottrina cattolica è rappresentata per es. anche dalla Fraternità San Pio X (tesi), poi vi è il modernismo (l'antitesi) ed infine la via di mezzo la sintesi.....
Questa logica priva di ogni fondamento da 50 anni sta erodendo la Verità cattolica......
Il convegno di Rimini (a cui sono invitati a parlare anche persone che non fanno parte ufficialmente della Fraternità) mi sembra un'ottima opportunità per riflettere sul concilio Vat. II alla luce della dottrina e del magistero autentico di 2000 anni di storia della Chiesa.
Difronte alla situazione critica della chiesa mi sembra giusto far sentire con garbo anche la propria voce.
San Paolo che parla giustamente di frutti dello Spirito Santo, parla anche di parresia e di franchezza evangelica, è lo stesso San Paolo che tenne testa senza flettere sui principi ai giudaizanti e allo stesso san Pietro (cfr. Galati)....

don Bernardo

Anonimo ha detto...

Il convegno di Rimini (a cui sono invitati a parlare anche persone che non fanno parte ufficialmente della Fraternità) mi sembra un'ottima opportunità per riflettere sul concilio Vat. II alla luce della dottrina e del magistero autentico di 2000 anni di storia della Chiesa.

Sono perfettamente d'accordo, Don Bernardo. Questa iniziativa potrebbe a dovrebbe far parte dell'osmosi con la Fraternità, da realizzarsi in qualche modo naturalmente anche con iniziative dalla base (esempio di Verbania), come ho detto anche nel thread successivo...

Del resto sono stata la prima a infrangere il tabù, invitando Don Curzio Nitoglia, insieme a Colafemmina, Livi e Radaelli alla presentazione dei testi di Romano Amerio. Quel che ne è derivato è stata un'esperienza unica...