Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 maggio 2024

Un Occidente alla deriva assolve moralmente l'attentatore di Fico... Ma il resto del mondo ne ha piene le tasche della sua arroganza.

Precedente qui. Vedi anche indice degli articoli sulla realtà distopica.
Un Occidente alla deriva assolve moralmente l'attentatore di Fico... 
Ma il resto del mondo ne ha piene le tasche della sua arroganza.

Il gravissimo attentato a Fico esprime ormai la volontà dell’Occidente di impedire, anche fisicamente, perfino la minima riserva sulla condotta delle sue politiche. In particolar modo quando si mette in discussione l'ordine atlantico.

Che l’esecutore materiale dell’attentato sia stato armato da servizi euroatlantici non possiamo saperlo, non ne abbiamo le prove, ma i commenti della nostra “libera” stampa ci permettono di capire alcune cosucce. Evidente la comprensione (la mettiamo così?) morale del fanatico europeista attentatore.

Ildegarda di Bingen / Ricerca di Anna Pirera e La sinfonia dell'anima

Aggiornamento. Ringrazio la lettrice che mi ha messo in guardia sulla fonte : l'autrice del testo ha una formazione ed un'attività in chiave esoterica, che mi erano totalmente ignote. Tuttavia, nel mettervi in guardia rispetto ad ulteriori possibili approfondimenti in quel contesto, non tolgo il primo articolo perché non vi riscontro elementi spuri, almeno nella mia lettura.
Una breve riflessione introduttiva:
Ildegarda era riferimento per re e principi. Questo semplice fatto non ci parla semplicemente della santità della monaca ma di tutta un'epoca e, soprattutto, di un'ecclesiologia, ossia di una visione di Chiesa. Non capiremo mai appieno Ildegarda se non la collochiamo nel suo tempo che, appunto, era molto differente rispetto al nostro. La Chiesa del periodo postridentino è il frutto della reazione all'eresia luterana, del monaco Lutero, e, allo stesso tempo, dello svuotamento del ruolo del monachesimo.
Lutero non nasce dal nulla. Nasce anche perché il ruolo del monachesimo oramai non esiste più, un ruolo che, al contrario, con Ildegarda era carismatico, nell'autentico senso del termine.
Un monachesimo svuotato con un uomo in profonda crisi esistenziale alla quale non sa trovare una soluzione, ha dato il via al luteranesimo! A questo luteranesimo la Chiesa postridentina ha risposto enfatizzando il ruolo dell'Istituzione ("La Chiesa dice, la Chiesa afferma, bisogna affidarsi alla Chiesa") e guardando con potente sospetto qualsiasi personalità carismatica (è emblematica la storia di Teresa d'Avila e di Giovanni della Croce). Si profila così una sorta di pericolosa contrapposizione de facto tra il ruolo carismatico (di coloro che ancora lo esercitano e sono una sparuta minoranza) e il ruolo istituzionale (rappresentato dall'attività della gerarchia ecclesiastica).
Certamente santa Teresa D'Avila non voleva di sicuro contrapporsi ma la gerarchia ecclesiastica inevitabilmente non poteva non osservarla con sospetto, almeno agli inizi, data la temperie situazionale del tempo.
Con Ildegarda, al contrario, tutto ciò non esiste: esiste una sorta di armonia tra il ruolo carismatico da lei esercitato e il ruolo istituzionale dei vescovi. Tutti capiscono che uno è per l'altro ma, alla fine, il primo è il ruolo più importante poiché il fine del Cristiano non è divenire vescovo ma essere in possesso dello Spirito che gli fu promesso dal Salvatore. In Ildegarda ancora esiste questo equilibrio e questa finalità. Alcuni secoli dopo non più. Alcuni precedenti interessanti qui - qui - qui - qui.

Ildegarda di Bingen / Ricerca di Anna Pirera 
e (a seguire) 
La sinfonia dell'anima

Di Ildegarda ricordo, nei miei anni a filosofia, l'entusiasmo con cui ne parlava la mia docente di filosofia medievale, Maria Teresa Beonio Brocchieri Fumagalli. Immersa nei percorsi del pensiero filosofico maschile non capivo, al tempo, tanto sbilanciamento per la sua figura minore, visionaria e mistica. Sono quindi molto contenta di reincontrarla oggi con occhi ben diversi.
ldegarda che fu unica, irripetibile, profetessa e musicista (probabilmente la prima donna musicista della storia cristiana), mistica e donna di potere, visionaria, filosofa e donna di medicina, scienziata e poetessa, umile e famosa in tutta Europa, anticonformista, instancabile organizzatrice e donna dalla salute fragilissima, aristocratica confidente di papa e imperatori e fiera sostenitrice della vicinanza al popolo. Ildegarda che nelle sue visoni incontrava Sophia, la sapienza divina femminile, e da essa ispirata diede forma ad una descrizione dell'universo, del mondo e dell'uomo pervase da un'armonia e una bellezza profonde. Ildegarda che seppe essere delicata, autorevole, concreta, accogliente, ispirata, coraggiosa e paziente.

venerdì 17 maggio 2024

Sono due i gruppi italiani al pellegrinaggio Parigi-Chartres

Sono due i gruppi italiani al pellegrinaggio Parigi-Chartres 

Domani, sabato 18 maggio, inizia il pellegrinaggio Parigi-Chartres fino a lunedì 20 (vedi e precedenti). Alcune novità interessanti: il Pontificale sarà celebrato dal Card. Müller, e la partecipazione di un nuovo gruppo italiano che va ad affiancarsi a quello dei veterani "Immaculata Corredemptrix". Tra le numerose bandiere e stendardi di ogni dove, quest'anno ci saranno quelle di due gruppi italiani. Ma quel che più conta è che il nuovo gruppo è composto da giovani radunatisi sotto l'egida della Confraternita della Beata Vergine del Suffragio di Piacenza e dell'Apostolato piacentino dell'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote. La Confraternita cura da decenni la celebrazione della Messa antica presso la propria chiesa di S. Giorgio in Sopramuro (che a Piacenza, tutti chiamano S. Giorgino), oggi affidata al Can. Grégoire de Guillebon, ICRSS, che li ha messi in contatto con l'organizzazione del pellegrinaggio.

Possiamo considerarlo un frutto della frequentazione della Messa di sempre e dunque del legame con la sana Tradizione, nonostante i tempi bui e le restrizioni. La diffusione della Messa antica infatti è un fenomeno che continua a prodursi in tutto il mondo, soprattutto in Francia e negli USA, grazie al provvidenziale sdoganamento del Summorum Pontificum che l'ha fatta conoscere alla nuova generazione là dove era un ricordo lontano di quella precedente e grazie anche al clamore suscitato dalle bieche restrizioni che, nelle dichiarazioni hanno smascherato le derive teologiche ed ecclesiologiche veicolate dal concilio. Qui, insieme alla Traditionis Custodes e alle successive restrizioni del card. Roche, potete trovare molti aspetti delle riflessioni e della strenua resistenza che è andata sviluppandosi in tutto l'orbe cattolico.

La guerra bussa alle porte dell’ospizio occidentale

Cronaca amara; ma purtroppo veritiera. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La guerra bussa alle porte dell’ospizio occidentale 
di Marcello Veneziani

“La Russia si è assunta la grande responsabilità storica di aver riportato la guerra sul suolo europeo”, ha detto Sergio Mattarella alle Nazioni Unite a New York.

Per la verità, sul piano storico, la guerra in Europa fu portata dagli Stati Uniti venticinque anni fa, nella primavera del 1999, intervenendo in Serbia. E l’Italia fu coinvolta per la prima volta direttamente in un’operazione di guerra a due passi da casa: era Presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, e Vice-Presidente del Consiglio, con delega ai servizi segreti e poi Ministro della Difesa, Sergio Mattarella (omonimo?).

Terapia genica: bambini nati sordi ritrovano l’udito

Quando la scienza cura e non manipola.
Terapia genica:
bambini nati sordi ritrovano l’udito


Vi sono grandi progressi nella terapia genica, una terapia «pulita» che non necessita di alcuna manipolazione di embrioni o di cellule staminali embrionali, che spesso sono ottenuti a costo della vita di bambini non ancora nati.

Questa terapia ha permesso di ridare l’udito ad una bambina di 18 mesi, Opal Sandy. Ella soffre di una neuropatia uditiva dovuta alla mutazione del gene OTOF. Il difetto áltera la produzione dell’otoferlina, una proteina che permette alle cellule ciliate dell’orecchio interno di convertire le vibrazioni sonore in segnali chimici; la sua assenza porta alla sordità totale.

giovedì 16 maggio 2024

Il vescovo Strickland scrive una preghiera per i dipendenti pubblici da recitare il 13 di ogni mese

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews la La preghiera del vescovo Strickland, scritta su richiesta dell'analista politico Jack Maxey, chiede che i funzionari governativi coinvolti nel male siano consegnati alla giustizia e convertiti. Qui l'indice degli interessanti precedenti sulla vexata quaestio della rimozione del vescovo e molti dei suoi interventi.

Il vescovo Strickland scrive una preghiera
per i dipendenti pubblici da recitare il 13 di ogni mese

Il vescovo Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas, ha scritto una preghiera per i funzionari governativi negli Stati Uniti e in tutto il mondo, compresi quelli complici dello Stato profondo e dello Stato di polizia. Egli chiede che venga recitata nell'anniversario dell'apparizione di Nostra Signora di Fatima il 13 maggio, come pure il 13 di ogni mese successivo:
Eterno Padre, veniamo alla Tua presenza in umile preghiera per i funzionari pubblici della nostra nazione e, in particolare, per i membri dei nostri servizi di intelligence e delle forze dell'ordine in tutto il paese e nel mondo intero.
Signore, preghiamo che questi funzionari pubblici, incaricati di svolgere i loro compiti con grande integrità e in modo giusto e imparziale, rispettino la legge, proteggano la vita e i diritti dei nostri cittadini e onorino Dio come onorano il giuramento prestato per il loro incarico.

Le colpe di Fico

Poche ma sentite parole per delineare un quadro che purtroppo conferma le nostre peggiori valutazioni. Della serie: ne colpisco uno per dare un avvertimento a tutti. Ovviamente, nei dibattiti che non credo saranno reiterati ad oltranza (come il caso Salis, ad esempio, che ci perseguita in tutte le reti), l'attentatore per dichiarato dissenso non sarà lui ad essere accusato di fascismo... Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Le colpe di Fico

La voce del padrone “Repubblica” - ore 18.39: Robert Fico, un leader progressista trasformatosi in un populista xenofobo, No Vax e amico di Putin…
Traduciamo: il premier slovacco Fico [pronuncia: fizzo] se l’è cercata. La guerra in Ucraina è persa. Non ci sono più soldati da usare come carne da cannone. Urge passare alle maniere forti. Così si spinge in Georgia per replicare Maidan 2014 e gli Usa annunciano sanzione contro il paese caucasico.
Intanto si prova a eliminare fisicamente Fico. Le colpe di Fico:
  1. essere per un processo di pace in Ucraina;
  2. essere avverso alle direttive Oms sulla pandemia;
  3. essere contrario alle politiche arcobaleno;
  4. essere contrario alle politiche immigrazioniste.
Ma la colpa più grande del premier slovacco: essere filo-slovacco. Imperdonabile. Chiaro perché le voci del padrone atlantico dipingono Fico come leader controverso? Sparate a Fico!

Nota a margine: Democrazia Sovrana e Popolare aveva contatti con il partito di Fico, SMER, per presentarsi alle elezioni europee senza raccogliere le firme. Ma l'UE lo ha impedito.
Antonio Catalano, 15 maggio 2024

Divagazioni indegne della Chiesa: riflessioni sulla dichiarazione “Dignitas infinita”

Nella nostra traduzione dal sito francese Parti National-Libéral una riflessione sulla Dignitas infinita. interessante perché evidentemente proveniente da un contesto non tradizionale e in chiave prettamente politica. Ci ricorda che il cosmopolitismo (e le sue manifestazioni: il meticciato, l'odio per la grandezza e la bellezza, il nichilismo, il rifiuto delle tradizioni) è più antico del cristianesimo, poiché fu inventato da Diogene, il cinico, nel IV secolo avanti Cristo. Era molto in voga nella Roma precristiana, ed è stato il cristianesimo, con la sua dottrina e conseguente etica esigente, la sua teologia del peccato originale, la sua speranza di salvezza fuori da questo mondo, ad emarginare secolari idee cosmopolite frutto dell'utopia egualitaria, permettendo il fiorire della sublime civiltà occidentale ora così in declino, insieme alla crisi epocale della nostra fede. 
Vedi qui indice articoli sulla Dichiarazione. Qui - qui precedenti di grande interesse sul vero concetto di dignità. 

Divagazioni indegne della Chiesa:
riflessioni sulla dichiarazione “Dignitas infinita”

L'8 aprile l'Ufficio stampa vaticano ha pubblicato la dichiarazione Dignitas infinita sulla dignità umana. Non è firmata da papa Francesco, ma dal cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del dicastero per la dottrina della fede. Tuttavia, come annuncia la presentazione della dichiarazione, la sua formulazione è durata cinque anni, e la versione finale, debitamente riletta e approvata dal Papa, è “in linea con l’enciclica Fratelli tutti” (vedi) del 3 ottobre 2020, un’enciclica che ha scioccato anche il patriottismo annacquato dei cattolici occidentali legge col suo cosmopolitismo radicale. Spetta ad altri il commento teologico a questa nuova dichiarazione, ma a noi interessa la sua valenza ideologica e metapolitica.

La maggior parte dei commentatori cattolici reazionari o tradizionalisti, preoccupati principalmente dell'ortodossia del testo e delle sue implicazioni spirituali, non volevano apparire troppo puntigliosi e si sono astenuti dal notare alcuni dei passaggi più esplicitamente politici del documento. I difensori del papa, dal canto loro, hanno accolto con favore le posizioni conservatrici che pure vi sono incluse e che hanno certamente provocato le ire della sinistra anticristiana.

mercoledì 15 maggio 2024

Nemo è il profeta della patria europea

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Nemo è il profeta della patria europea

Lo diceva già il proverbio antico: “Nemo propheta in patria”: così Nemo, cantante non binario, sui generis, è stato eletto profeta canoro della non-patria europea. Nemo, che in latino vuol dire Nessuno, è svizzero e applica la neutralità anche al genere sessuale. Non ce ne saremmo mai occupati della notizia in sé, anche se ieri continuavano sulle prime pagine dei nostri più rispettabili giornali, bavose apologie del cantante “non binario” e del mondo che cambia in quella direzione. L’Eurovision ha riconosciuto, premiato, fatto trionfare un cantante la cui speciale virtù è quella di essere un mutante in bilico, che non si vuol riconoscere nel sesso nativo e nemmeno in quello adottivo. Hai qualcosa contro chi si definisce non binario? Figuriamoci, non sono mica un passaggio a livello, non mi occupo di chi attraversa i binari. Non ho il minimo interesse a spiare la vita altrui dal buco della serratura o da altri orifizi. Il problema non è la sua vita, come lui si sente, cosa vorrebbe essere, un camaleonte o una zucchina, fatti suoi e dei suoi intimi. Il problema non è nemmeno l’esibizione in mondovisione, con messaggio annesso, del suo sesso variabile, come il tasso dei mutui; ma il riconoscimento pubblico, l’attestazione internazionale, il premio alla sua mobilità sessuale, alla sua estemporaneità di genere. Come se fosse un precursore, un pioniere e un modello, esempio per tutti. La notizia su cui si sono concentrati tutti, al pari della motivazione del successo, non era la sua canzone, la sua esibizione, ma il suo status non binario, di umanità in transito, personale viaggiante dal maschile al femminile verso l’ignoto, senza fissa dimora.

Diebus saltem Dominicis: Domenica dopo l'Ascensione. Giovedì – Cosa accade?

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente [vedi]. Richiamo l'attenzione sulle note che approfondiscono il tema delle Ottave e un accenno alle radici ebraiche del cristianesimo.

Diebus Saltem Dominicis:
Domenica dopo l'Ascensione Giovedì – Cosa accade?


La festa dell'Ascensione del Signore, quaranta giorni dopo la Sua risurrezione, un tempo era arricchita da una propria Ottava. Nel 1955 Pio XII soppresse tutte le Ottave(1) tranne quelle di Natale, Pasqua e Pentecoste. Queste tre rimangono ora nel Vetus Ordo della Chiesa Romana. Tuttavia, l’Ottava dell’Ascensione risale solo al XV secolo, relativamente tardi rispetto a molti aspetti del Rito Romano. Anticamente, la domenica successiva al giovedì dell'Ascensione veniva chiamata Dominica delle rose, perché durante la Santa Messa presso la chiesa della Stazione Romana assegnata per quel giorno, Santa Maria “ ad martires ” (ovvero il Pantheon), venivano lasciati cadere petali di rosa attraverso l'oculo centrale il Tempio. Oggi, ciò avviene a Pentecoste. Nell'Epistola di questa domenica, invece, Pietro sottolinea i doni dello Spirito Santo.